George Retzos, lungo
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George Retzos, lungo

May 09, 2023

George Retzos, a sinistra, parla con l'allora sindaco di Siracusa Roy Bernardi alla Columbus Baking Co. in Pearl Street nel 1998. Retzos fu proprietario della panetteria dagli anni '70 fino al suo pensionamento nel 2002. Morì martedì 6 giugno. (Foto d'archivio)

Syracuse, NY - George Retzos, che possedeva e gestiva la storica Columbus Baking Co. di Syracuse per diversi decenni fino al suo pensionamento nel 2002, è morto martedì. Aveva 94 anni.

Retzos nacque in Grecia ed emigrò a Syracuse nel 1948. Andò immediatamente a lavorare presso Columbus Baking, che era stato fondato in Pearl Street, nel lato nord della città, negli anni Novanta dell'Ottocento. Lì lavorava anche il padre Angelo.

George Retzos ne divenne proprietario nel 1974. Quando andò in pensione nel 2002, passò la proprietà a suo figlio, Jim, che continua a gestirla.

Columbus è noto per il suo tipico pane italiano, realizzato in diverse forme utilizzando solo farina arricchita, acqua, sale e lievito. Il panificio ha utilizzato per decenni forni a carbone fino alla conversione a gas negli anni '80.

È una tradizione siracusana che le persone si mettano in fila per pani, focacce o altre forme di pane durante le grandi festività, come il Ringraziamento e la Pasqua, ma soprattutto alla vigilia di Natale.

Secondo il suo necrologio, "George aveva uno straordinario senso dell'umorismo e un amore genuino per le persone. Era un appassionato fan delle corse di cavalli, possedeva 23 cavalli contemporaneamente. A George piaceva Vernon Downs, il calcio, gli animali e aveva una passione molto grande." cuore."

L'orario delle chiamate è dalle 14:00 alle 17:00 oggi (8 giugno) presso l'impresa di pompe funebri Thomas J. Pirro, al 3401 Vickery Road a North Syracuse. Le funzioni religiose sono venerdì alle 11:00 presso la chiesa greco-ortodossa di Santa Sofia, a Tecumseh e Waring Road a DeWitt. Leggi il necrologio completo.

Don Cazentre scrive per NYup.com, syracuse.com e The Post-Standard. Raggiungetelo a [email protected] o seguitelo su NYup.com, su Twitter o Facebook.

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